Ti è mai capitato di ascoltare musica nel tentativo di calmarti o distrarti da un pensiero stressante?
Oppure hai mai provato ad ascoltare musica per caricarti o prepararti ad affrontare una sfida importante?
Chissà quanti altri esempi ci sono di profonda connessione tra la musica e i nostri stati d’animo; si perché la relazione che esiste tra questi due elementi è bidirezionale: un brano può suscitarci determinate emozioni e sensazioni, così come provare un determinato stato d’animo può spingerci ad ascoltare una specifica musica anziché un’altra.
Ricordo ancora lo scalpore che fece nel 2007 la nuova regola che vietò l’utilizzo di cuffie e iPod per l’ascolto di musica durante la famosa maratona di New York. La musica venne considerata una sorta di doping psicologico in grado di migliorare parecchio le prestazione degli atleti. Ed in effetti è proprio così, la musica possiede davvero questo immenso potere.
Attraverso la musica possiamo viaggiare, possiamo tornare indietro nel tempo a ripescare dolci o divertenti ricordi; possiamo immaginare il nostro futuro dando forma ai nostri desideri e sogni.
Ma c’è di più! La musica può diventare uno strumento di profonda connessione con se stessi, proprio nel qui ed ora.
Ci sono brani, suoni o melodie in grado di attivare contemporaneamente più parti del nostro cervello, o in grado di riportare i nostri battiti e il respiro ad un ritmo regolare e calmo.
La musica è in grado di penetrare dentro di noi non solo attraverso le orecchie ma attraverso tutto il nostro corpo, come quando ascoltiamo musica ad un concerto e riusciamo a sentire la pelle vibrare sotto l’effetto delle onde e delle frequenze sonore.
Un fenomeno che ha sempre suscitato parecchio interesse in me è quello del “Frisson” ovvero la pelle d’oca che alcuni sperimentano mentre ascoltano un brano musicale. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della California del Sud, esaminando un campione di persone solo il 50% degli individui è in grado di provare questa sensazione. Seguendo i risultati delle risonanze magnetiche, chi sperimenta il frisson ha un cervello dotato di un numero maggiore di fibre che collegano la corteccia uditiva alle aree del cervello in cui si elaborano le emozioni ed inoltre tale fenomeno risulta associato a maggiore apertura, creatività e intelligenza.
Proprio per tutte queste motivazioni, noi di Mindful Sicilia, abbiamo deciso di dedicare uno spazio delle nostre attività alla musica e all’ascolto consapevole.
Quest’anno abbiamo scelto di invitare due amici e colleghi molto speciali poiché lavorano attraverso la musica e le emozioni.
Abbiamo ideato un “weekend musicale” dedicato alla mindful compassion attraverso la musica: Laura Casetta, psicologa e psicoterapeuta, ci guiderà attraverso pratiche e visualizzazioni, e Michele Bargigia, psicologo pianista e compositore, ci accompagnerà con i suoi brani e le sue improvvisazioni in un viaggio interiore dolce e intenso alla scoperta di noi stessi.
Vi aspettiamo numerosi per questa magnifica esperienza: “Ascolta col cuore”!
Per info e prenotazioni consultate il corso “Ascolta con il cuore” nella pagina dedicata.
https://docs.google.com/forms/d/16cRQw1cmJHg2t9gQ-aWQgPYuDhAZqNBALyMOD-Dr0iw/edit